Carissimi,
per la rubrica “Libri, Cuori e Popcorn”, vogliamo proporvi l’autobiografia di una donna -ieri figlia adottiva- e del suo emozionante percorso.
Buona lettura!
«Mamma, tu in che pancia sei nata?»
di Sara Anceschi
Casa Editrice Ets
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Trentasei anni fa Sara è stata abbandonata davanti a un orfanotrofio in Brasile. Mamma Anna e papà Giancarlo Anceschi l’hanno adottata quando era molto piccola. Oggi Sara è mamma di due bambini dalla carnagione chiara. Tempo fa, suo figlio che ha sette anni, le ha domandato: «Mamma, tu in che pancia sei nata?». E questo interrogativo è diventato il titolo di un libro che racconta l’adozione attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta in prima persona: una figlia. Spesso, commenta, «è come se noi adottati portassimo una targa cucita addosso per tutta la vita. Invece io credo che l’adozione sia una delle eventualità della vita, che segna la vita, ma non la definisce. Soprattutto non la connota necessariamente in modo negativo o problematico». Eppure, in un’Italia a tratti ancora molto razzista, c’è chi, vedendo Sara che gioca con i suoi due bambini dai capelli dorati le domandi se lei è la tata.